Annaffiare i sogni

Tutti hanno un sogno, due sogni, più sogni...ma spesso li guardiamo come qualcosa di lontano, una vita parallela, una cosa che ci portiamo dentro come una foto sbiadita, un biglietto scaduto o un ricordo lontano, qualcosa da rispolverare nei momenti faticosi ridendoci anche sopra, come se i limiti del presente ci consentissero solo di usarli come magra  e fugace consolazione...qualcosa di irrealizzabile. I bambini invece no...loro sanno che se hanno un sogno, un desiderio questo viene dal cuore ed è la sua voce che loro ascoltano e prendono sul serio, perchè è una guida, la loro guida.
E' un grande dono permettere al bambino di coltivare i sogni e l'immaginazione, dalle piccole alle grandi cose di ogni giorno, non imbrigliare i suoi luccichii.

Questo lo si può fare in molti modi, a volte molto semplici e soprattutto nella quotidinità...parlando con il bambino nelle diverse occasioni di discorsi che assieme a lui e alle sue domande, curiosità, espressioni, possono nascere...quante volte un bambino ci esprime un pensiero e noi subito sopra "e ma non funziona così..."" e ma non si può..." "e ma è impossibile""e ma succederebbe questo..." "e ma fisicamente è impossibile..."...e ci troviamo così quasi in modalità automatica a rimetterlo negli schemi, nei confini del pensiero corrente dove tutto è stabilito, ci sono schemi, regole, leggi naturali, giusto e sbagliato. E poi ci chiediamo mai come siano questi schemi che seguiamo religiosamente?
Ci chiediamo se davvero siano sempre funzionali o se quello che sente il bambino riguardo a come funziona il mondo, a certe regole e a certe scelte sia un sentire autentico, veritiero e plausibile?!
Se non ce ne rendiamo conto...proviamo a fare un test su noi stessi, ad osservarci a vedere come certe risposte in noi partono in automatico a come più o meno vogliamo catalogare, correggere, spiegare ciò che nostro figlio ci dice, soprattutto se ci appare una cosa strana ridicola...non ce lo immaginiamo neanche a volte! Io mi rendo conto che pur essendo consapevole di non volerlo, quando sono più stanca, di fretta...distratta insomma... mi capita ancora e ogni volta mi sorprendo...
Proviamo invece, di fronte a quello che esula dai nostri schemi, a dare spazio alla possibilità, a immaginare come possibile quello che il bambino sta dicendo...ma non basta fare finta dicendo "Si si.."oppure ascoltando distrattamente...dobbiamo crederci insieme, prendere sul serio, immaginare come vero ciò che lui ci sta dicendo senza prenderlo come una futilità, seguire il filo dell'immaginazione, dei pensieri e delle possibilità.
Per noi è un esercizio bellissimo per riprenderci una qualità che spesso ci manca...la fantasia, l'immaginazione e lo slegarsi dal dare tutto per scontato, dal pensare che "si fa così"...a volte ascolto le mie risposte e mi dico "ma perchè non si può fare diversamente?" e questo accende la creatività, spegne l'automatismo e riaccende piano piano la spensieratezza, la leggerezza e perchè no la gioia...la nostra gioia bambina soffocata negli anni...quando credevamo a ragione che tutto fosse possibile, non percepivamo i limiti come impedimenti e non assumevano forme così grandi e mostruose; tutto ci sembrava molto più semplice eppure agli occhi dei grandi così complicato!
Tutto questo diventa così terreno fertile per i sogni, è un autentico regalo che possiamo fare ai nostri figli e a noi stessi, giocare con i  nostri pensieri, le nostre credenze, le nostre abitudini, i nostri schemi che troppo spesso ci soffocano e liberare quella parte di noi che sa che spesso le cose possono andare diversamente, essere più semplici, realizzarsi diversamente, che certe regole stanno strette anche a noi, che spesso ci impediamo di sentire tutto questo...lasciamo spazio a immaginazione e creatività, non imbrigliamo sempre tutto e ascoltiamo il nostro cuore attraverso il nostro bambino! Proviamoci!

Con amore 
Francesca

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